5 settembre, ore 20:30, Alessano - Musica e cervello: gli effetti terapeutici
Dario Marangio dialoga con il Dott. Antonio Montinaro
Antonio Montinaro. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1970 presso l’Università degli Studi di Padova con 110 e lode. Specializzazione in Neurochirurgia presso la stessa Università nel 1974. Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce dal 2000 al 2011. Organizzatore e Presidente del Congresso Nazionale dell’AINO (Associazione Italiana di Neuro-Oncologia) (Lecce, ottobre 2007) e del Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurochirurgia (Lecce, ottobre 2009). Organizzatore del Corso Nazionale di Neuroendoscopia (Lecce, Giugno 2010) e del 3° International Meeting on Lumbar Canal Stenosis (Lecce, Marzo 2011). Grande appassionato di musica colta sin dalla giovane età. Ha curato per alcuni anni la critica musicale di alcune testate locali (La Gazzetta del Mezzogiorno, Quotidiano di Lecce). Componente designato dalla Provincia di Lecce per il CDA del Conservatorio di Musica “T. Schipa” di Lecce e Vicepresidente dello stesso per 6 anni. Ha concluso con una conferenza su “Mozart ed il Cervello Musicale” la Settimana Mozartiana organizzata a Milano dalla Jeunesse Musicale nel febbraio 2010. Vicepresidente dell’Associazione “Amici della Lirica T. Schipa” di Lecce. Fondatore e Presidente dell’Associazione Mozart Italia, Sede di Lecce. Autore di 64 pubblicazioni scientifiche. La passione per la Musica e le Neuroscienze ha generato le seguenti pubblicazioni:
1) Musica, Cervello, Neurochirurgia. Rivista Medica, vol. 13, supplem. 2007.
2) The Musical Brain: Mith and Science, World Neurosurgery, 2010, 73, 5:442-453.
3) Neuroscienze fra Musica e Diritto.Collana della Facoltà di Giurisprudenza. Università del Salento. Nuova serie: 28, 2012, p. 233-243.
4) Musica e Cervello fra Mito e Scienza. A Tutto Arco. 9, V, 17-25, 2013.
5) Musica e Cervello. Mito e Scienza, Zecchini Editore, 2017.
6) Melodie ossessive. Autobiografia in musica, Zecchini Editore, 2018.
7)Musica e Cervello 2. Emozioni, genetica e terapia (Zecchini Ed. Varese, 2019)
8) Musica e Destino (Mimesis Ed. Milano, 2021)
PIAZZA DON TONINO BELLO E CHIESA COLLEGIATA DI SAN SALVATORE DI ALESSANO
La centralissima piazza don Tonino Bello è posta tra la chiesa collegiata di S. Salvatore e il palazzo municipale. È intitolata al figlio più illustre di Alessano, a mons. Don Tonino Bello, presidente di ‘Pax Christi’.
La Chiesa collegiata di San Salvatore, costruita tra XVIII e XIX secolo su un precedente edificio in stile romanico, è stata cattedrale fino al 1818. La cattedrale era adiacente alla cinta muraria della città, presso il suo limite sud-est; si estendeva per circa due terzi dell’edificio attuale ed era un esempio di Romanico pugliese. Di essa ci rimangono alcune planimetrie risalenti però al XVI secolo, quando l’edificio era già stato più volte rimaneggiato. Nello stesso documento del 1198 viene detto che la cattedrale era satis ampia, abbastanza spaziosa per la popolazione alessanese che all’epoca non doveva superare le mille unità. La costruzione del nuovo edificio prevedeva la demolizione della parte anteriore di quello antico, il rifacimento del presbiterio, l’innalzamento di circa cinque metri delle pareti e una nuova copertura in pietra e calce; il nuovo edificio sarebbe stato così due volte più grande del precedente, avrebbe avuto pianta a croce latina, una cripta sotto l’altar maggiore e una cupola al centro del transetto. La chiesa fu ultimata nel novembre del 1839, ma fu aperta al culto solo nel 1844, quando fu completata anche la facciata, progettata dall’ingegnere alessanese Benedetto Torsello.
La facciata della chiesa collegiata del Santissimo Salvatore si affaccia su Piazza Don Tonino Bello (in precedenza denominata Piazza Assunzione); l’edificio è orientato in maniera leggermente obliqua rispetto alla piazza poiché la sua pianta segue le linee della cinta muraria oggi non più esistente. Poiché l’edificio è sopraelevato, vi si accede salendo un’ampia scalinata di dieci gradini. La facciata, stile neoclassico, è incompleta; presenta un severo prospetto squadrato nel quale è iscritto un timpano triangolare che sovrasta tre portali scanditi da lesene. Il portale centrale è sovrastato dallo stemma di Alessano; i due laterali, più piccoli, recano al di sopra un oculo ciascuno. Nel 1994 sui portali furono installate delle ante in bronzo, opera dello scultore Marco Pieri, donate alla chiesa da una devota e raffiguranti episodi della vita di Gesù. Del complesso ecclesiastico fanno parte anche gli edifici addossati alla canonica, un tempo riservati al collegio, oggi utilizzati per riunioni, conciliaboli e altre attività. Dell’antica cattedrale rimane in piedi il campanile seicentesco, sul fianco destro della chiesa, contenente quattro campane di cui due appartenenti all’antico edificio.
La chiesa presenta pianta a croce latina, con tre navate scandite da pilastri quadrinati. Le decorazioni non sono ascrivibili a un particolare stile artistico, ma presentano somiglianze con le forme del tardo barocco leccese. La chiesa attuale risulta sopraelevata rispetto al piano stradale in quanto nei suoi sotterranei sono presenti alcuni ambienti un tempo adibiti a sepolcri.