17 settembre, ore 20:30, Taviano - La Musica che Parla Spagnolo
Duo Calogiuri-Sangiovanni
Riccardo Calogiuri nasce a Lecce nel 1990, comincia lo studio della chitarra all’età di cinque anni con il M° Gabriella Lubello sotto la guida della quale si diploma nel 2008 presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2012 consegue la laurea di secondo livello in Discipline Musicali presso lo stesso conservatorio con la votazione di centodieci e lode, e nel 2014, presso il conservatorio “N. Rota” di Monopoli, la laurea di secondo livello in Didattica della Musica con il massimo dei voti. Nel 2015 si perfeziona con il M° Lorenzo Micheli presso il conservatorio di Lugano in Svizzera. Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento con i maestri Oscar Ghiglia (il corso completo presso la prestigiosa Accademia Chigiana di Siena, dal 2005 al 2008, dove è sempre stato ammesso ai concerti finali dei corsi), Alirio Diaz, Alberto Ponce, Eliot Fisk, Stefano Grondona, Bosko Radojkovic, Luis Quintero, Aniello Desiderio, Nando Di Modugno, Maurizio Colonna, ottenendo sempre diplomi di merito. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (nel novembre 2006 si è esibito nell’International guitar festival of Great Britain, nell’ottobre 2010 nel prestigioso festival Andrès Segovia di Madrid e a maggio 2012 a Malibù-USA). Ha al suo attivo numerosi concerti per chitarra e orchestra; ancora quattordicenne, nel febbraio 2005, ha eseguito presso il Teatro Paisiello di Lecce la “Fantasia para un gentilhombre” di J.Rodrigo con grande successo di pubblico e critica. Nel 2010 viene insignito col premio “chitarra d’oro” presso il XV Convegno Internazionale di chitarra di Alessandria, come giovane promessa.E’ vincitore di 20 primi premi in concorsi nazionali e di 8 primi premi in importanti concorsi internazionali, tra cui spiccano il Concorso Internazionale “Maria Quintieri” nel 2015, il Concorso Internazionale “Alirio Diaz”(Carora-Venezuela) nel 2009, il Concorso Internazionale di Gargnano nel 2009 e il Concorso Internazionale di Fiuggi nel 2009. Vanta un 2°posto al Concorso Internazionale “Emilio Pujol” di Sassari nel 2008, al Concorso Internazionale di Mottola nel 2009, al Concorso Internazionale di Veria (Grecia) nel 2012 ed un 3° posto al Concorso Internazionale “Andres Segovia” di Linares (Spagna) nel 2009, al Concorso Internazionale “Julian Arcas” di Almeria (Spagna) nel 2010, al Concorso Internazionale “Stefano Strata” di Pisa nel 2012 e al Concorso Internazionale “Alvaro Mantovani” di Follonica nel 2017. Nel 2004 ha inciso per l’etichetta village records il cd “Novecento e dintorni”, nel 2007 per l’etichetta silver frog il cd “Percorsi”, nel 2008 il cd “Corde del Salento”, nel 2013 il cd “Viaggio nella musica del mondo” con il quartetto Lupiae e nel 2017 il cd “Appunti spagnoli” per dotGuitar.
Scipione Sangiovanni è uno dei pianisti della sua generazione ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nell’ambito della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique: vincitore del Rina Sala Gallo di Monza e dello Svetislav Stancic di Zagabria, è stato premiato al Premio Jaen, al Maria Canals di Barcellona, al Tbilisi International Piano Competition, al Concurso de Musica da Cidade do Porto, allo José Iturbi di Valencia, allo Scottish di Glasgow e al Top of The World di Tromso. Il suo percorso nel mondo delle competizioni pianistiche internazionali è stato coronato nel 2021 dall’AAF Award, riconoscimento che la Fondazione Alink-Argerich assegna ai pianisti più brillanti delle nuove generazioni. È regolarmente invitato a tenere recital per istituzioni come Serate Musicali di Milano, Association Chopin di Lione, Gioventù Musicale d’Italia, Festival Echos del Monferrato, HRT (la Radio-Televisione Croata), Società del Quartetto di Bergamo, Trasimeno Music Festival, Festival du Vigan, Lago Maggiore Festival, Habana Clásica e Festival Internacional de Piano En blanco y negro. Nel corso della sua carriera si è esibito in prestigiose sale come il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Bibiena di Mantova, il Mozarteum di Salisburgo, il Palau de la Musica di Barcellona, la Casa da Musica di Porto, il Megaron Mousikis di Atene, il Centro Nazionale delle Arti di Città del Messico, la Lisinski Hall di Zagabria, la Konzerthaus di Berlino, la Salle Cortot di Parigi, l’Università La Sapienza di Roma, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano e la Carnegie Hall di New York. Ha collaborato in qualità di solista con l’Orchestra della Radio-Televisione Croata, con l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, con Roma Tre Orchestra, con la Royal Philarmonic Concerto Orchestra di Londra e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale di Porto. Il suo lavoro discografico dedicato ad Haendel (Piano Classics 2018) è stato elogiato dal BBC Music Magazine e dall’emittente radiofonica France Musique. Le sue registrazioni sono state trasmesse da Radio Catalunya, BRKlassik, Radio Vaticana, Radio 3 e Radio Classica. Ha collaborato con artisti quali il pianista Francesco Libetta, il violinista Aylen Pritchin, il mezzosoprano Marzia Marzo e lo chef Enrico Bartolini. Recentemente è stato inserito nello Steinway Prize Winner Concerts Network, un programma specifico del celebre marchio di pianoforti nato per promuovere i pianisti delle nuove generazioni che si sono distinti nelle grandi competizioni internazionali. Parallelamente all’attività concertistica, si dedica con passione all’insegnamento: ha tenuto masterclass presso l’Accademia di Musica di Zagabria, presso l’Istituto “Vecchi – Tonelli” di Modena e presso l’Università di Santander in Colombia. Attualmente è docente di Pianoforte presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Scipione Sangiovanni è un artista Kawai dal 2010.
PROGRAMMA
Leo Brouwer (1939)
Tres Danzas Concertantes
Allegro
Andantino (quasi allegretto)
Toccata
España (Suite curata e trascritta da Gabriella Lubello)
Manuel De Falla (1876-1946)
La vida breve
Enrique Granados (1867-1916)
Danza Española
Isaac Albéniz (1860-1909)
Asturias (Leyenda)
Astor Piazzolla (1921-1992)
Las cuatro estaciones porteñas
Primavera porteña (per chitarra solista)
Verano porteño (per chitarra solista)
Otoño porteño (per pianoforte solista)
Invierno porteño (per pianoforte solista)
Oblivion
Libertango
CHIESA DELL’IMMACOLATA DI TAVIANO
Sull’antica via Racale, detta pure, già nel seicento “delle case nuove”, verso gli anni settanta del sec. XVII fu, dall’omonima confraternita, costruita la chiesa dedicata all’Immacolata come segno della pietas tavianese nei confronti dei francescani che questo culto promossero, sul luogo di un’antica cappella.
Era ancora in costruzione il 1680. Tipologicamente questa chiesa rientra nello schema degli edifici confraternali tipici del seicento gallipolino: aula unica coperta a volta con due accessi in facciata e finestrone con grata lapidea traforata. Il 1678 la chiesa era tuttavia officiata e possedeva soltanto l’altare maggiore che fu ricostruito in sontuose forme barocche il 1724, affiancandolo da due porte laterali, che conducono alla sacrestia, sormontate da due nicchie che ospitano le statue lapidee e policrome di S. Giuseppe e di S. Domenico.
Nella seconda metà del ‘700, analogamente a quanto avveniva per le strutture confraternali gallipoline, sia l’esterno quanto soprattutto l’interno furono completamente trasformati. La rettangolare facciata inquadrata da paraste laterali mantenne la sua configurazione ma tutte le sue componenti furono “aggiornate” da una leggera ma vaporosa decorazione rococò a stucco; sui due portali, al di sotto del finestrone, furono realizzate a rilievo le tre croci del Calvario. L’interno fu completamente stuccato e ornato di numerose tele con cornici miste fin sulla volta. Secondo un ciclo iconografico complesso ma assai comune nella decorazione pittorica della seconda metà del ‘700, sui muri laterali furono disposte otto grandi tele, quattro per parte. Il primo gruppo comprende i profeti Baruc, Ezechiele, Isaia e Geremia sicuramente di mano del pittore di Muro Liborio Riccio (1720-1785), nello stesso tempo attivo a Gallipoli.
Il secondo gruppo, della bottega del medesimo pittore, comprende i seguenti episodi della vita della Vergine: l’Assunzione, l’Epifania, la Visitazione e la Presentazione della Vergine al Tempio. Le tele della volta, di minori dimensioni, rappresentano un Angelo col calice, Giuditta, il Trionfo di Giuditta (al centro della volta) e un Angelo in corrispondenza dell’altare maggiore, ai cui lati, in alto, nelle lunette, furono collocate le tele raffiguranti il Sacrificio di Abramo e Abramo tra gli Angeli, sicuramente del Riccio.
Interessante è inoltre la settecentesca lignea cantoria (1773) dell’organo collocata sulla controfacciata, realizzata da maestranze di Gallipoli. La chiesa è ancora officiata dall’omonima Confraternita.