29 luglio, Taviano – Ponte per il Romanticismo

29 luglio, Taviano – Ponte per il Romanticismo

Home / 29 luglio, Taviano – Ponte per il Romanticismo

29 luglio, ore 21:00, Taviano - Ponte per il Romanticismo
Duo Musio-Sequestro

Gabriele Musio intraprende lo studio del violoncello all’età di 10 anni sotto la guida del M° S. Minutello, Nel 2007 inizia a studiare nella classe del M° R. Chirizzi presso il conservatorio “T. Schipa” di Lecce dove ha ricoperto il ruolo di primo violoncello, in ambito orchestrale, e di violoncello solista. Nel 2017 si diploma presso lo stesso conservatorio sotto la guida della Prof.ssa R. Andriulli con il massimo dei voti e si laurea nel 2019 in repertorio solistico ottenendo la lode. È stato partecipe di numerosi concorsi, dove ha vinto primi premi e riconoscimenti per le proprie categorie. Ha preso parte a numerose masterclass perfezionandosi con i maestri: M. Forte, M. Polidori, A. Lopez e G. Carabellese. Ha preso parte a numerose collaborazioni in orchestre giovanili e non eseguendo repertori di vario genere tra cui: l’orchestra ICO di Lecce, l’orchestra del conservatorio “N.Rota” di Monopoli, l’orchestra “MAGNA GRECIA” di Taranto, collaborando con numerosi direttori e solisti. Nel 2016 vince l’audizione per l’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani. Nel 2017 entra a far parte dell’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” nella classe del maestro Carlo Fabiano e si diploma nel gennaio 2021. Nel 2023 si diploma presso il conservatorio di “F. Ghedini” di Cuneo in “Didattica della musica”, nello stesso anno vince le selezioni per partecipare ai corsi di perfezionamento delle scuole APM (Saluzzo, CN) e MARTHA (Palermo).



Andrea Sequestro, nato il 25 ottobre 1994, si avvicina allo studio del pianoforte in età giovanissima. La sua formazione pianistica inizia a 5 anni sotto la guida della Maestra F. Iachetta, a Cosenza. Partecipa sin da bambino a numerosi concorsi di portata nazionale ed internazionale come solista, come accompagnatore e in formazione da camera, piazzandosi sempre ai primi posti. Ha partecipato, inoltre, a diverse masterclass di maestri di chiara fama quali C. Burato, E. Fadini, R. Cappello, G. Sannicandro, E. Mihajlovic, F. Mezzena, V. Mlinaric. Ha frequentato per 8 anni la classe di pianoforte della professoressa C. Capezza presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce per poi diplomarsi con il massimo dei voti, lode e menzione sotto la guida del maestro C. De Bernart con cui ha conseguito anche il diploma accademico di secondo livello in pianoforte solistico con votazione di 110 lode e menzione. Ha frequentato il corso di perfezionamento pianistico presso l’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del M° P. Iannone. Si è esibito, come solista o in formazione da camera, nell’ambito di diversi festival ed enti concertistici quali: a Lecce per il “Maggio Salentino” presso il Teatro Apollo, per il “Festival del XVIII Secolo”, “Strade Maestre” presso i Cantieri Teatrali Koreja, Associazione Mozart, per gli Amici della Lirica, con cui ha anche collaborato in qualità di maestro accompagnatore al pianoforte, in duo con il sassofonista Alessandro Malagnino per il festival “Classiche Forme” sotto la direzione artistica di Beatrice Rana, presso il rettorato dell’Unisalento per la manifestazione “Musica in aula”; a Martina Franca “PianoLab” e presso la Fondazione Grassi; a Cosenza il “CosenzaPianoFest” presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano; a Milano “Piano City”, in collaborazione con il pianista Francesco Libetta, presso la Casa degli Atellani in un concerto registrato da Sky Classica; a Nardò per “M’illumino di meno” , “Corti aperte”, “Neretum Classica – Natale 2021”, di cui ha anche curato la direzione artistica, “Piano e Forte Festival” e per il “Caffè letterario”; a Tricase per il Festival del Capo di Leuca; a Matera per VivaVerdi Multikulti; a Roma per Musicopaideia, a Cisterna di Latina per “I concerti del Parco”, Fundacion Eutherpe di León, in Spagna, a Londra per i Lunch Concerts di St Barnabas Church e St Michael’s Church, ad Aversa per Pianofestival Spring, nel Teatro Comunale di Galatina per “I concerti del chiostro”. Ha collaborato con il M° Corrado De Bernart nella realizzazione di una serie di conferenze sulla vita di Gioachino Rossini, in occasione dei 150 anni dalla scomparsa del compositore pesarese attraverso l’esecuzione di trascrizioni per quattro mani delle più celebri ouverture rossiniane, e sul panorama musicale americano del XVII-XIX, ponendo particolare attenzione sulla musica di Louis Moreau Gottschalk, sul ragtime e su George Gershwin. Collabora, come pianista accompagnatore, con il coro lirico “Ars Nova” di Melendugno. È socio fondatore e segretario dell’associazione Eleusi APS.

PROGRAMMA

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

 

Sonata per violoncello e pianoforte in Fa maggiore, op. 5 n. 1

Adagio sostenuto. Allegro

Rondò: Allegro vivace



Fryderyk Chopin (1810-1849)

 

Sonata per violoncello e pianoforte in Sol minore, op. 65

Allegro moderato

Scherzo: Allegro con brio (re minore)

Largo (si bemolle maggiore)

Finale: Allegro

PALAZZO PICCINNI DI TAVIANO

Palazzo Piccinni sorge vicino alla chiesetta rinascimentale “Madonna delle Grazie”, noto come “Cappaddhuzza”. Si trova lungo il Corso principale, originariamente un’importante via extraurbana che conduceva al Convento Francescano, ora Chiesa dell’Addolorata. La sua posizione strategica collegava vari nuclei agricoli e frantoi ipogei, rilevanti per il commercio di oli dal porto di Gallipoli.

Il Palazzo, appartenuto alla Famiglia Piccinni, presenta una facciata tripartita a due ordini con un importante portale d’accesso. Originariamente edificato nel XVI secolo come struttura a piano terra, ha inglobato elementi di edifici preesistenti. Il portale, caratterizzato da colonne doriche e un arco ribassato, supporta una balconata aggiunta durante successivi ampliamenti, realizzata con mensole e una ringhiera in ghisa finemente decorata.

L’interno del palazzo, accessibile attraverso un portone di legno ben conservato, si sviluppa con un atrio coperto a volta e uno scoperto a forma di “T”. Gli elementi decorativi, come le colonne inglobate nei pilastri, richiamano simbolismi architettonici rinascimentali e barocchi tipici del Salento. Le pavimentazioni variano tra basolato e cocciopesto, con il cocciopesto in alcune aree danneggiato e in fase di restauro.

L’atrio scoperto presenta simmetrie rigorose, con porte e finestre che illuminano locali di interesse storico, come un salone con volte a stella e decorazioni in rilievo. La balconata interna, elegante e decorata con vasi in terracotta, è sostenuta da mensole sagomate con motivi vari e archi a tutto sesto, creando un insieme armonioso e simmetrico. Il prospetto verso il giardino si distingue per grandi archi-portali e finestre con decorazioni in carparo, mostrando un’architettura non intonacata ma ricca di dettagli artistici.