28 agosto, Barbarano del Capo – Bénédiction de l’alliance

28 agosto, Barbarano del Capo – Bénédiction de l’alliance

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28 agosto, ore 21:00, Barbarano del Capo - Bénédiction de l'alliance
Duo Montinaro-Macchia

Giulia Anna Montinaro nasce nel 2003 e si avvia allo studio del flauto all’età di quindici anni. All’età di diciannove anni consegue il Diploma Accademico di I livello con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce, sotto la guida del M° Luigi Bisanti. 

Ha partecipato a Masterclass di perfezionamento flautistico con vari maestri, tra i quali il M° Maurizio Valentini, M° Egon Mihajlovic e M° Andrea Manco. 

Ha preso parte a diversi concorsi internazionali ottenendo premi e riconoscimenti da solista e in formazione di duo e trio da camera, tra i quali 1° premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale “La Vallonea”, 1° premio assoluto Concorso Musicale Internazionale “Arco della Pietà”, 1° premio assoluto Concorso Musicale Internazionale “Trofeo San Lazzaro”.

Si è esibita in numerose occasioni con l’orchestra sinfonica e con l’orchestra di fiati del Conservatorio di Lecce, per il FAI, come flauto basso nell’orchestra di flauti “Fortunae flatus” ed altri. 

Ha inoltre collaborato con importanti Associazioni Musicali realizzando concerti con la Camerata Musicale Salentina e l’Associazione Mozart di Tricase.

Attualmente frequenta il Biennio in Flauto presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, sotto la guida del M° Pierluigi Tabachin.

 

Beatrice Mariella Macchia nasce nel 2002 e intraprende gli studi pianistici all’età di 6 anni. Consegue il Biennio di II livello in pianoforte solistico all’età di 21 anni presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce con il massimo dei voti, lode e menzione sotto la guida del Maestro Corrado De Bernart.

Riceve una Borsa di studio dal Presidente della Fondazione “F. Capece” di Maglie per essere risultata nell’elenco degli

allievi più meritevoli tra gli iscritti ai corsi di formazione pre-accademica presso la sede decentrata di Maglie (Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce) per l’a.a. 2012/2013.

Ha partecipato a diversi concorsi internazionali musicali ottenendo riconoscimenti e premi da solista e in formazione di duo e trio da camera: 1° premio assoluto al Concorso Musicale Internazionale “La Vallonea”, 1° premio assoluto Concorso Musicale Internazionale”Arco della Pietà” 2° premio al Concorso Musicale Internazionale “Villa La Meridiana”, 1° premio assoluto Concorso Musicale Internazionale “Trofeo San Lazzaro”.

Ha collaborato nell’a.a. 2021/2022 con il Conservatorio “Tito Schipa” in qualità di accompagnatrice pianistica. Ha partecipato a seminari e masterclass con Maestri come Bruno Canino, Emanuele Arciuli, Nora Doallo, Vladimir Minaric, Egon Mihajlovic, Natalia Trull, Cristiano Burato.

Si è esibita per importanti Associazioni Musicali del territorio leccese e non come Camerata Musicale Salentina, Associazione Mozart di Tricase, Bozen festival, Holland Festival, Festival Schönberg Schubert.

Una forte predisposizione per il repertorio del ‘900 e contemporaneo la porta ad eseguire composizioni per la prima volta in assoluto ea perfezionarsi sotto la guida del M° Emanuele Arciuli presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.

Attualmente frequenta il Biennio di Musica da Camera presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida del M° Rosaria Alessandra Clemente.

PROGRAMMA

 

Samuel Zyman (n. 1956)

Sonata per flauto e pianoforte n. 1

Allegro assai

Lento e molto espressivo

Presto

 

Sonata per flauto e pianoforte n. 2 

Larghetto espressivo e rubato

Presto con spirito



Guillaume Connesson (n. 1970)

Le Rire de Saraï per flauto e pianoforte 



Vladimir Tsybin (1877-1949)

Andante per flauto e pianoforte



TORRE CAPECE DI BARBARANO DEL CAPO

 

La Torre Capece di Barbarano del Capo è l’ultimo elemento di un castello baronale cinquecentesco fatto erigere dalla famiglia Capece. La forma quadrangolare determina imponenza. Venti beccatelli ornano la torre, caditoie e varie aperture testimoniano l’imponente funzione difensiva. Diciotto metri d’altezza sono ripartiti in tre piani, il primo piano era il posto di guardia con un’unica finestra e sotto a questa una botola nel pavimento, probabilmente una tomba o un semplice rifugio. Una stretta scaletta porta al secondo piano gradevolmente ampio, con quattro finestre per lato, la stessa scala porta al terrazzo il quale presenta sette aperture utilizzate per sistemarvi i cannoni. Al piano terra la corte consente l’ingresso agli alloggi e locali di servizio, a sinistra la scuderia e maneggio con volte a botte e l’originaria pavimentazione; probabilmente anche il mulino ed uno splendido giardino tutto a dimostrazione di una vita completa della corte. Presenti poi gli ambienti per le guardie e due pozzi utilizzati anche dalla popolazione, uno di questi pozzi è oggi visitabile. Sul portale d’ingresso lo stemma di famiglia, il Leone Rampante, con la scritta “DEPOSE I POTENTI ED ESALTÒ GLI UMILI MDV (1505)”